sabato 28 novembre 2015

La BlogsferaThule: siti, blog, indirizzi, video

Riportiamo di seguito tutti gli indirizzi disponibili con cui collegarsi:

Il sito personale di Tommaso Romano, con notizie e attività.
Il sito delle Edizioni Thule di Palermo, fondate nel 1971, con il prestigioso catalogo, notizie e novità.
Blog che Tommaso Romano aggiorna periodicamente con le sue idee controcorrente e l’informazione sulle sue attività
Blog di recensioni e notizie sui libri delle Edizioni Thule e della Fondazione Thule Cultura
Blog generalista di recensioni librarie e novità segnalate
Le Stanze della Fondazione Thule Cultura a Palermo, fra Liberty, Decò e contemporaneo, un viaggio fra libri, oggetti, mobili e bellezza
Blog che riunisce integralmente tutti i numeri della prestigiosa rivista fondata nel 1986 da Giulio Palumbo, Pietro Mirabile e Tommaso Romano
Blog di notizie e commenti di attualità, dottrina e polemistica
Blog degli Amici del Mosaicosmo e di Tommaso Romano con libri e documenti inseriti di difficile reperibilità 
Blog di studi tradizionali, genealogici, araldica, ordini cavallereschi, tradizioni gentilizie
Blog dei Clubs Empire fondati a Pescara nel 1976

Fondazione Thule Cultura
via Ammiraglio Gravina 95, 90139 Palermo 



lunedì 23 novembre 2015

Comunicato di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia per onorare le vittime degli attentati terroristici di Parigi

Venuto meno il momento cruciale dell’orrore, costernato dai tragici eventi che hanno sconvolto Parigi, non solo, ma anche le coscienze di tutto il mondo civile, anche a nome della mia Famiglia, desidero rivolgere un riverente pensiero alle vittime innocenti di un terrorismo che non può trovare giustificazione.
La mia Casa, da sempre, aperta al dialogo e al confronto per raggiungere gli scopi principi del vivere umano, non può non far sentire la sua voce per stigmatizzare questa realtà fuorviante, foriera di morte e distruzione che ottenebra la nostra civiltà ed il nostro vivere quotidiano.
Da quando esiste il mondo, la malvagità umana è stata sempre sconfitta anche se, prima di raggiungere lo scopo, tante, troppe genti sono state immolate sull’altare del sacrificio per largire concordia e pacifica convivenza tra popoli di cultura, storia, tradizione e fedi diverse.
Desidero esprimere l’auspicio che tutti i Governanti dei Paesi democratici, da subito, contribuiscano con il loro apporto a sconfiggere il terrorismo , non solo sul campo, ma soprattutto sul piano ideologico, per consentire alle generazioni future la certezza del diritto alla vita, alla prosperità, alla pace.

Da Castiglion Fibocchi, 19 novembre 2015

venerdì 13 novembre 2015

Conferenza su "Cavalleria, Nobiltà, Araldica"





Guglielmo II e l’Imperatrice Sissi


All’epoca dell’episodio che commenterò, Guglielmo II* era ancora principe ereditario del Reich tedesco. Nei decenni antecedenti alla Prima guerra mondiale, la Germania fu in larga misura modellata dal Kaiser, tipo umano del nobile moderno, erede di una lunga storia ma allo stesso tempo perfettamente adattato al nuovo mondo industriale.
Elisabetta, imperatrice dell’Austria-Ungheria, detta Sissi**, moglie di Francesco Giuseppe, era molto diversa. Lei rappresentava il passato. Quale sarebbe stato l’effetto di questo passato glorioso sul futuro Kaiser, uomo eminentemente moderno? In altre parole, come sarebbe stata vista la Tradizione da un uomo più povero di tradizione di fronte a una persona più ricca in questo senso?
La questione è molto interessante, non solo per capire come si tramanda la Tradizione all’interno di una famiglia, ma anche per capire come avviene l’irradiazione della nobiltà, come tipo umano, nel corpo sociale.
Nelle sue «Memorie», il Kaiser così descrive un incontro con l’Imperatrice Sissi:
“Un ricordo dell’Imperatrice è rimasto indelebile nella mia memoria. Un giorno, la grande dama è venuta a prendere il tè a casa di mia madre, a Hetzendorf. Io ero nella mia camera, impegnato a scrivere il mio Diario. Mia madre mi fece chiamare in giardino, dove passeggiava con l’Imperatrice. L’Imperatrice mi salutò con la sua consueta delicata gentilezza. Mia madre mi ordinò di reggere la lunga coda del vestito di Sua Maestà. Accettai con entusiasmo questo soave servizio di paggetto, ammirando estasiato le belle maniere, piene di dignità, e il magnifico portamento che contraddistingueva l’Imperatrice. 
“Lei eseguiva con estrema precisione tutte le esigenze del protocollo della Corte: non si sedeva, ma si posava maestosamente; non si alzava, ma si elevava; non camminava, ma avanzava con dignità. Questo è il miglior modo per descrivere lo splendido ritmo che segnava ogni movimento della bella Sovrana”.
Notate anzitutto una caratteristica essenziale della vera nobiltà: una “consueta delicata gentilezza”, cioè raffinata non solo in certe occasioni, ma d’abitudine. Vedete poi la gerarchia. Quando la Kaiserin ordinò al figlio di portare la coda dell’Imperatrice, costui obbedì senza indugio. Nel suo palazzo, la Kaiserin aveva a disposizione decine di valletti che avrebbero potuto eseguire questo servizio. Ma era tale il rispetto per l’Imperatrice dell’Austria-Ungheria, che lei volle chiederlo al proprio figlio.
Un altro aspetto della gerarchia: la gioia nel servire. Lungi dal sentirsi diminuito, il Principe ereditario prese quell’incarico come un “soave servizio di paggetto”, ammirando la dignità e il magnifico portamento dell’Imperatrice. Il vero nobile dev’essere così. Tutto ciò che Guglielmo ammirò in Sissi era un prezioso distillato di secoli di cerimoniale di Corte.
Il linguaggio del Kaiser è molto ricco e riflette la sostanza di ciò che egli osservava. Notate come egli descrive i movimenti dell’Imperatrice: “Non si sedeva, ma si posava maestosamente; non si alzava, ma si elevava; non camminava, ma avanzava con dignità”.
Questo episodio mostra come l’Imperatrice Sissi esercitasse un’azione molto profonda sull’educazione di un intero popolo. Un’azione possibile solo perché ella rappresentava una dinastia millenaria che aveva innalzato tutto al suo più alto livello.

Plinio Corrêa de Oliveira - "Catolicismo", Giugno 2015 

Note:
(*) Frederico Guglielmo Victor Alberto di Hohenzollern (1859–1941).
(**) Elizabetta Amelia Eugenia di Wittelsbach (1837–1898).