sabato 22 agosto 2015

La Serva di Dio Giulia di Barolo è venerabile

di Marcello Falletti di Villafalletto

Nel pomeriggio di martedì 5 maggio 2015, il Santo Padre Francesco ha ricevuto Sua Em.za Rev. ma il signor Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e lo ha autorizzato a promulgare alcuni decreti relativi alla proclamazione di nuovi santi, e beati. Oltre ai nomi dei nuovi santi e beati, nell’elenco, figurano ben sette venerabili; cioè i candidati all’onore degli altari dei quali sono state riconosciute le virtù eroiche e che attendono il riconoscimento del miracolo attribuito alla loro intercessione. Tra i nuovi venerabili c’è anche Giulia Colbert Falletti di Barolo, laica vedova del marchese Servo di Dio Carlo Tancredi Falletti di Barolo e fondatrice delle Figlie di Gesù Buon Pastore.
     Per questo importante riconoscimento, atteso da quasi venticinque anni, e da ben centocinquantuno dalla morte, per la “Madre dei Poveri” torinese, anche se nata in terra di Francia, ci uniamo intensamente nel rendere gloria a Dio, ringraziando con tutto il cuore il nostro amato Santo Padre Francesco.
     Giulia Colbert nacque nel castello di Maulévrier, nella cattolica Vandea (Francia), il 26 giugno del 1786 dal marchese Édouard e dalla contessa Anne-Marie-Louise Quengo de Crénolle. Dopo la prematura scomparsa della madre, ricevette dal padre una solida educazione cristiana e una completa istruzione. Il 18 agosto 1806, a Parigi, sposò Carlo Tancredi Falletti, ultimo erede del marchese di Barolo, Ottavio e della savoiarda Maria-Ester-Paolina-Teresa marchesa d’Oncieu della Bâtie e di Chaffardon; che divenne sindaco di Torino, Consigliere di Stato, Decurione e, unitamente alla sua sposa, si dedicò all’educazione dei bambini poveri aprendo il primo asilo italiano. Nel 1834 fondò le Suore di Sant’Anna della Provvidenza, affidando loro l’istruzione delle giovani di condizione popolare. Scrisse di storia e di pedagogia giovanile. Fu amministratore saggio e onesto, uomo dalla carità semplice e pronta. Morto a Chiari (BS) il 4 settembre 1838; anche per lui è in corso il processo di beatificazione.
     La Venerabile Giulia si dedicò in modo tutto particolare al problema delle carceri femminili, visitando le carcerate e intessendo con loro rapporti personali, per condurle all’esperienza concreta dell’amore di Dio Padre; iniziando una magnifica opera pedagogica e di redenzione sociale. Dette vita a diversi istituti educativi e assistenziali. Nel 1833, fondò la Congregazione religiosa delle Sorelle Penitenti di Santa Maria Maddalena, oggi Figlie di Gesù Buon Pastore. La forza del suo operato nacque dalla profonda unione con Cristo che vedeva come “Rabbonì” e che la invitava a donarsi totalmente agli emarginati, ai poveri, agli ultimi.
     Morì il 19 gennaio 1864, rimpianta da quanti la conobbero e l’amarono. Riposa a Torino, nella chiesa di Santa Giulia, da lei fatta edificare; dove, da qualche anno, è stata raggiunta dall’amato sposo Carlo Tancredi.
     In questo atteso e speciale gesto di esultanza, per l’intera Chiesa e tutto il popolo di Dio, ci uniamo a tutte le Suore da lei fondate, a quanti hanno avuto il piacere di conoscerla, apprezzandone le intense virtù cristiane, che oggi la Chiesa ha riconosciuto ufficialmente; ringraziando per il meraviglioso dono di tanta Madre Fondatrice e straordinaria sorella per quanti continueranno a invocarla, nell’attesa di vederla glorificata.
     Laus tibi Domine!

martedì 4 agosto 2015

Cenni storici Statuto e Regolamento dell’accademia siciliana cultura umanistica, 1988-2015

L’Accademia Siciliana Cultura Umanistica è stata istituita nel 1980 a Palermo nell’ambito e sotto l’egida dell’Empire International Club, (fondato a Pescara il 15 ottobre 1975, ai sensi dell’art. 8 dello Statuto Generale (Re­gistrato Atti Pubblici Notarile 1978 n. 11193, Notaio Catania), con Clubs Services presenti in Europa, Americhe, Asia, Oceania. I Presidenti Interna­zionali sono stati lo scrittore Salvator Gotta, lo storico Mario Attilio Levi, lo slavista russo prof. Eugenij Vaghin, l’on. Salvatore Barberi, lo scrittore Enzo Lauretta. L’attuale Presidente Internazionale dei Clubs Empire vive in Spagna, è S. E. Paolo Salvatori y Lelli che risiede a Valencia.
Il progetto dell’Accademia si sviluppò fra i componenti del Consiglio del Governatorato Sicilia dell’Empire, che è sempre stato guidato dal prof. Tommaso Romano (scrittore, editore di Thule e docente), come espressione dell’élite culturale dell’Ente promotore “Empire”, per premiare il merito anche di non soci del Club e ne ha tuttavia assunto i principi e valori presenti nella Premessa Programmatica allo Statuto Generale. Testo a cui si fa co­stante riferimento e a cui si ispira l’azione culturale e la relativa individua­zione del “Diritto al merito premiale”, che così recita: «La crisi del nostro tempo è essenzialmente morale. Nella consapevolezza del decadimento dei valori portanti della civiltà, della libertà e dello Spirito e nella convinzione che senza la riscoperta dell’uomo e della sua divina missione, nel responsa­bile molo che ad ogni essere compete, del «trascendente» che libera ed in­nalza la personalità autentica e l’integralità differenziata, affratellando nella naturale socialità, superando le vecchie barriere delle ideologie che divi­dono, si auspica la ricerca della Verità e della conoscenza, nel solco della «Tradizione» culturale e civile dei popoli».
Nel dicembre del 1980, come detto, i Consiglieri del Governatorato Si­cilia dell’Empire decidevano di costituire l’Accademia Siciliana Cultura Umanistica A.S.C.U. in memoria dell’illustre scrittore Salvator Gotta da poco scomparso a Rapallo il 7 giugno 1980, affidandone la prima Presidenza al Principe Dott. Gaetano Hardouin Ventimiglia di Belmonte che nominò quali primi Consiglieri: il prof. Gaetano Arno di Messina, il prof. ing. Giu­seppe Pavone docente universitario, la professoressa Itala Sacco Giglio (che fu Presidente per lunghi anni del Club di Palermo e Vice Governatore per la Sicilia, fino alla scomparsa nel 2009), l’avv. Ignazio Romano e il prof. Tom­maso Romano indicandolo quale vice presidente dell’Accademia, di diritto in quanto Socio Fondatore Empire e Governatore dell’Empire Sicilia, che diede alle stampe, proprio nel 1980, per le Edizioni Thule, il volume-manifesto Umanesimo e Socialità con prefazione di Francesco Grisi, il Principe Hardouin presiedette l’intesa con le Edizioni Thule, l’Empire e l’A.S.C.U. la Commisione di Studi Araldici e Genealogici.
Lo Statuto-Regolamento interno dell’A.S.C.U. fissò alcuni basilari punti della sua azione culturale e stabilì che la Presidenza dell’Accademia fosse assegnata ad vitam, tranne dimissioni, morte o volontario ritiro e in questo ultimo caso il Presidente - che è anche Rettore degli Studi Accademici - avrebbe conservato il titolo di Presidente-Rettore degli Studi Onorario con diritto di partecipazione e voto all’interno del Senato Accademico e del Con­siglio e con diritto di indicare il successore.
Dopo la morte nel 1989 del principe Hardouin Ventimiglia di Belmonte, (scrittore e paracadutista, eroe di guerra, Consigliere Comunale di Palermo, nipote diretto di Gabriele D’Annunzio), assunse la Presidenza e il titolo di Rettore degli Studi, il prof. Tommaso Romano che l’ha conservata fino al gennaio del 2010, quando ha indicato quale suo successore a Presidente- Rettore effettivo, ai termini statutari, il dott. Giuseppe Bagnasco, saggista e poeta, già insignito Accademico. Romano ha assunto, quindi, il titolo di Presidente Rettore Onorario dell’Accademia.
Negli anni che vanno dal 1980 al 2009 l’Accademia, di concerto con l’Empire, ma anche autonomamente, ha di norma proceduto a due sessioni l’anno per la nomina di Accademici, unitamente a Convegni, presentazioni librarie, gite studio, nonché alla diretta ideazione e organizzazione del Pre­mio Internazionale Salvator Gotta primo Presidente dell’Empire (Montalto Dora 1887 - Rapallo 1980), per cui i premiati sono anche Accademici di di­ritto dell’A.S.C.U. e iscritti nel relativo Ruolo Generale, sotto la qualifica di Onorari. Nelle stesse occasioni possono anche assegnarsi i Premi “Frag­menta” (istituito nel 1977), nonché il Premio greco-italiano “Michele Ghi- takos” con sede, dal 1983, ad Atene (cofondato dal Principe Gianfranco Alliata di Montereale), che conferisce la distinzione nell’Ordine Internazionale al Merito Culturale Tradizionale e Mediterraneo, quale istituzione non nazionale italiana.
Il prof. Tommaso Romano ha deciso di mantenere la Presidenza effettiva del Premio Salvator Gotta e dei Premi “Ghitakos” e “Fragmenta”, indicando al nuovo Consiglio e al Presidente dott. Bagnasco, di affiancare un Premio “Baronia di Solanto” da assegnare ogni anno per le sezioni studi storici, nuova storiografia municipale e scienza della biografia a personalità parti­ coralmente legate alla ricca e complessa storia del territorio dell’ex Baronia di Solanto, territorio in cui - peraltro - proprio a Casteldaccia, ricade oggi la Sede della Presidenza.
La classe di accesso all’A.S.C.U. è normalmente quella della Beneme­renza Culturale e quella di diritto per i premiati con il “Salvator Gotta”. Il Presidente-Rettore effettivo e quello onorario, possono Motu Proprio nomi­nare quali Accademici Honoris Causa, personalità di altissimo livello socio- culturale, sia italiane che straniere.
Il numero massimo degli Accademici insigniti per la Benemerenza Cul­turale, non deve superare il numero di 99, fra i viventi.

Vito Mauro

I Fondatori P.pe Hardouin di Belmonte e Prof. Romano ricevuti in udienza da S. E. il Cardinale Salvatore Pappalardo (1980) con loro mons. Giuseppe Uzzo, il comm. Orazio Siino, il barone Savatteri Castelli.



STATUTO E REGOLAMENTO DELL’A.S.C.U.
Accademia Siciliana Cultura Umanistica

1. L’Accademia Siciliana Cultura Umanistica è fondata in Palermo nel­l’ambito dell’Empire International Club Governatorato Sicilia, ai sensi dell’Articolo 8 dello Statuto Generale (Registrato agli Atti Pubblici Notaio Catania, 1978, n. 11193).
2. L’Accademia (di seguito A.S.C.U.) è una élite di uomini e donne de­dite alla cultura umanistica nelle lettere, scienze ed arti. Non ha fini di lucro, è apartitica e di ispirazione cristiana per l’affermazione della cultura classica e tradizionale e fa proprie le Premesse Programma­tiche dello Statuto Generale dell’Empire International Club.
3. I sottoscrittori del presente Statuto-Regolamento scelgono “ad vitam” il Presidente- Rettore degli Studi che ha facoltà di nominare i Consiglieri.
4. L’ASCU agirà in piena concordanza con l’Empire International, ma avrà autonomia di azione e di decisione.
5. Di norma l’Accademia si riunisce in Sessione solenne per la nomina degli Accademici due volte l’anno con un tema culturale scelto per la Tornata Accademica.
6. II Presidente-Rettore decade dal suo incarico per dimissioni, morte o volontariamente ed in questo ultimo caso mantiene le prerogative del diritto di voto in seno al Consiglio e al Senato Accademico assumendo la carica di Presidente-Rettore degli Studi Onorario.
7. Si stabilisce di istituire in memoria del primo Presidente dell’Empire, lo scrittore sen. Salvator Gotta, un Premio dedicato alla Sua memoria che potrà essere attribuito anche ai non soci dell’Empire e del- l’ASCU. Gli insigniti saranno di diritto Accademici Honoris Causa dell’ASCU e iscritti progressivamente al Ruolo Generale.
8. Nel caso di contemporanea presenza del Presidente-Rettore effettivo e di quello Onorario il ruolo di precedenza nelle pubbliche adunate spetta al secondo mentre l’effettivo esercizio della guida accademica e sociale al primo. Per i Premi Salvator Gotta il Presidente Rettore e - ove presente - il Presidente Rettore Onorario hanno la facoltà - motu proprio - sentito il Consiglio in modo consultivo, di procedere a nomine Accademiche Honoris Causa.
9. Il Senato Accademico è formato dal Presidente Generale dell’Em­pire, dal Presidente-Rettore e dall’eventuale Presidente-Rettore Ono­rario, dal Decano per età fra gli Accademici e da due Consiglieri facenti parte del Consiglio Direttivo votati dal plenum dei Consi­glieri. Il Senato Accademico indirizza e sceglie le linee scientifiche ed etiche dell’A.S.C.U..
10. Gli Accademici sono scelti dal Senato Accademico sulla base della segnalazione di un Accademico e in base al Curriculum Vitae e Stu- diorurr e per chiara fama e poi iscritti nel ruolo della Benemerenza Culturale per la Sezione specifica e motivata. L’ingresso nell’Acca­demia è assolutamente gratuito e non sono previste quote annuali. L’Accademico può, una tantum, versare una oblazione libera per il funzionamento dell’Accademia e per le sue pubblicazioni.
11. Il Consiglio è formato dal Presidente e dall’eventuale Presidente Onorario e da cinque o più componenti con le attribuzioni di lavoro che il Presidente effettivo vorrà assegnare e che possono essere: Vice Presidente, Segretario, Tesoriere, Cancelliere, Consigliere per il Ce­rimoniale. Al Consiglio è demandata l’attività organizzativa, finan­ziaria e disciplinare dell’ A.S.C.U..
12. L’A.S.C.U. è una libera associazione che rispetta la Costituzione dello Stato Italiano e lo Statuto generale dell’Empire. Il suo sciogli­mento eventuale dipenderà dalla volontà che, a maggioranza, espri­merà il Plenum degli Accademici.

Palermo, 15 dicembre 1980

Letto, firmato e sottoscritto: P.pe Dott. Gaetano Hardouin Ventimiglia di Belmonte, 
Prof. Gaetano Arno, Prof. Ing. Giuseppe Pavone, Prof.ssa Itala Sacco Giglio, 
Avv. Ignazio Romano, Dott. Tommaso Romano, fondatori.